La zona 30 è una forma di intervento urbanistico per la moderazione del traffico nella viabilità urbana introdotta in Italia nel 1995 all’interno delle direttive per la redazione dei Piani Urbani del Traffico (PUT).
Le zone 30 sono molto utilizzate in nazioni come la Germania, nella quale già intorno al 1980 era incentivata dal Governo la loro sperimentazione per mezzo di finanziamenti, in Austria, in Francia, in Svizzera e in Belgio. Graz (in Austria) è stata la prima città ad adottare la zona 30 in tutto il centro.
La situazione Vastese non presenta attualmente zone 30. Preferiamo rimanere incolonnati nel traffico a motore acceso, per poi cercare parcheggio. Statisticamente è dimostrato che per fare uno spostamento di 3 Km si impiega meno tempo a piedi che usando l’automobile se conti il tempo del parcheggio! 3 km sono una distanza facilmente percorribile a piedi senza sforzo.
Il Comune di Vasto per quest’anno ha previsto degli interventi di istituzione delle Zone 30, in base a quanto pianificato nel Biciplan L’obiettivo del Biciplan della Città del Vasto è di creare Zone 30 in centro ed in prossimità delle scuole, dove ora c’è traffico, smog e inquinamento acustico. La minore velocità consentita, permette una migliore convivenza tra auto, biciclette e pedoni.
È un passo di civiltà che va fatto per la Sicurezza Stradale:
Il risultato è una riduzione del 50% degli incidenti, e, quando si verifica un incidente la possibilità di lesioni gravi è dimezzata.
A Londra, tra il 1986 e il 2006, nelle zone 20 (20 miglia orarie equivalgono a circa 32 km/h) si è registrata una diminuzione del 42% del numero totale di incidenti e del 46% di quelli che hanno provocato morti o feriti gravi (vedi ISTAT)
Ci preme ricordare che è sempre e comunque vietato usare il cellulare mentre si guida, anche a 30 Km/h (art. 173 del Codice della Strada)
Nella Zona 30, grazie alla diminuzione della velocità, sarà possibile ricavare più spazio per piste ciclabili e spazi verdi e panchine/sedute. Molti interventi riducono la carreggiata, diminuendo lo spazio per attraversare la strada, abbassando di molto i tempi di esposizione al pericolo del pedone.
Le zone 30 possono essere segnalate con scritte sulla pavimentazione (vedi foto).
Sono molto consigliati i così detti “cuscini berlinesi”. A differenza dei rallentatori che coprono tutta la carreggiata , sono messi al centro della strada: questo costringe le bici a rimanere a bordo strada.
Altri tipi di segnaletica possono essere i dossi agli incroci, i rallentatori, ma anche rotatorie e spartitraffico. L’importante è rendere le strade più sicure ed iniziare a rallentare quando si usa la macchina.