Sicurezza Stradale: i numeri dell' ISTAT per il 2018
Se vogliamo cambiare la mobilità urbana bisogna parlare di “Sicurezza Stradale”: un argomento molto sottovalutato, eppure ogni anno muoiono sulle strade 3325 persone; per avere una misura la strage dell’ 11/ settembre 2001 ha causato in tutto 2977 vittime!
Vogliamo paragonare i fondi spesi sul terrorismo e paragonarli a quanto speso per la Sicurezza Stradale!?
La Sicurezza Stradale va fatta nei centri urbani dove avviene il 74,4% degli incidenti ed interessa in maggior numero ciclisti, pedoni e motocicli (che insieme fanno 1/3 delle vittime totali).
La macchina si conferma il mezzo meno sicuro, Sia per chi guida, sia per chi sta fuori dal veicolo: quasi la metà degli incidenti sono causati da autoveicoli;
Dati ISTAT 2018 incidenti sulla strada
Anno 2018 | n morti | n incidenti | n feriti | |
totale | 3.325 | 174.933 | 246.750 | |
1 | bici | 254 | ||
2 | pedoni | 612 | ||
3 | motocicli | 108 | ||
4 | motociclisti | 687 | ||
5 | autocarri | 189 | ||
6 | autisti | 1464 | ||
7 | altro | 11 |
L’obiettivo fissato nel 2018 era di 2362 vittime, contro le 3325 reali; Potevamo fare decisamente meglio
Ci sono state parole di cordoglio e pentimenti, promesse da parte di molte istituzioni il 22 aprile 2017, quando un furgone ha investito Michele Scarponi; il circo mediatico si è spento e la Fondazione Michele Scarponi è lì per ricordare l’Aquila di Filottrano: ciclista sportivo, rappresentante dell’Italia ai campionati mondiali, lascia un vuoto incolmabile e una domanda nelle coscienze:
Il primo passo è sicuramente culturale: è importante ricordare che la strada è di tutti. Vale ricordarlo sia agli utenti, sia a chi le progetta e costruisce: le strade sono progettati prima per le macchine, e… come “contorno” le persone. Sicurezza Stradale vuol dire concepire le strade come spazio comune da condividere con gli altri, ciclisti, pedoni, ecc.
A questo cambio culturale segue una parte operativa, e qui le strade da percorrere (in sicurezza) sono 2:
Le soluzioni adottate dono diverse: a Bari ci sono ispettori in borghese e in moto che verifica e sanzionare l’uso del telefonino in macchina. A Milano ci sono telecamere.
C’è anche una soluzione immediata ed economica: allargare le zone 30, ovvero imporre il limite di velocità a 30/hr. È perfetto per le zone con molti attraversamenti (come nei pressi delle scuole, o in centro storico);
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